Via libera definitivo dell’Eurocamera al programma RePowerEu come capitolo integrativo dei Piani nazionali di ripresa e resilienza nazionali. L’ok della Plenaria è arrivato con 535 voti favorevoli, 63 contrari e 53 astensioni e da’ piena efficacia all’accordo raggiunto in Consiglio nel dicembre scorso. Il capitolo Repower è stato inoltre inserito nelle linee guida per la revisione del Pnrr: gli Stati membri hanno tempo fino al 30 aprile per presentare alla Commissione le proposte di modifica dei singoli piani nazionali.
La strategia Repower EU si compone in tre step fondamentali
- cambio dei fornitori di gas, abbandonando la Russia, e la creazione delle infrastrutture necessarie per farlo.
- aumento del risparmio e l’efficienza energetica, con l’obiettivo di arrivare a una riduzione della domanda.
- Crescita dell’uso delle energie rinnovabili, alzando di cinque punti il target previsto per il 2030, portandolo dal 40% al 45%, e attuando la nuova strategia solare che implementerà gradualmente l’obbligo di installare impianti fotovoltaici e pannelli solarisu gran parte degli edifici.
Attraverso l’installazione di strumenti fotovoltaici l’obiettivo è di raggiungere una maggiore indipendenza dal punto di vista energetico. Un obiettivo cruciale se si considera quanto, in questa fase storica, abbia rilevanza la dipendenza dalla Russia.
Il progetto renderebbe l’orizzonte di una UE autonoma più vicino, ed è basato su un’azione ampia che trova nel possibile obbligo dell’installazione di pannelli solari uno degli elementi da poter mettere in atto.
Ad oggi si ipotizza che l’obbligo di pannelli solari potrebbe riguardare sia le strutture commerciali che gli edifici pubblici e residenziali.
Proposta obbligo pannelli solari: da quando?
La proposta, prevede che la disposizione per gli edifici commerciali possa presumibilmente essere messa in atto a partire dal 2025. Ci sarebbe, invece, più margine temporale per «i nuovi edifici residenziali», per i quali la norma scatterebbe dal 2029.
L’obiettivo di un’Europa energeticamente indipendente, si raggiunge con un’azione congiunta e con la messa in campo di diversi fattori. Uno, come detto, sarà l’incremento dell’energia rinnovabile che per il 2030 era fissato per il 40% del totale e che sarà portato al 45%. Prima ancora si procederà con la ricerca di una maggiore efficienza energetica che, sempre per il 2030, avrà un obiettivo che passa dal 9 al 13%. La strada è tracciata, ma come andranno le cose nel percorso in seguito alla proposta sarà da verificare.
Trattandosi di un progetto, qualunque ipotesi è vincolata al beneficio del dubbio e soggetta a cambiamenti legati all’evoluzione delle cose.
Quello che però oggi può essere acquisito come un dato chiaro è la direzione che sembra esserci intenzione di prendere.