Le Comunità Energetiche nei condomini, rappresentano un esempio pratico di autoconsumo collettivo attuato su specifici edifici. Ma sono anche un’occasione per essere indipendenti dai gestori di energia elettrica e contribuire a rendere l’ambiente più pulito.
In poche parole, la Direttiva CE, stabilisce che per tutti i cittadini, enti pubblici e piccole medie imprese, è possibile unirsi per costruire impianti di energia rinnovabile condividendone poi l’energia prodotta. Questo vuol dire che, è possibile installare uno o più impianti fotovoltaici sul tetto in modo che tutti gli inquilini che scelgono di fare parte della Comunità Energetica, possano condividere l’energia che verrà prodotta ed avere un consistente risparmio sulla bolletta.
Le Comunità energetiche rivestono un ruolo importante nella lotta al cambiamento climatico: la direzione da seguire è lo sviluppo green a partire dall’utilizzo di fonti rinnovabili e pulite. Continua a leggere il nostro articolo per scoprire tutte le informazioni al riguardo.
Per prima cosa le Comunità Energetiche, sono frutto dell’innovazione nel settore dell’energia. Nascono da un’idea della Commissione Europea come strumento dal basso di produzione dell’energia, al quale tutti possono partecipare.
Di fatti, partecipare alla Comunità Energetica significa beneficiare di incentivi e restituzioni in bolletta. Ecco come:
- contribuendo alla riduzione dei costi per la transizione energetica (produzione di energia verde)
- consumando localmente l’energia prodotta
- stimolando il consumo dell’energia nelle ore in cui questa è prodotta da fonti rinnovabili.
In ogni caso, se vuoi risparmiare sui costi dell’energia elettrica, ti suggeriamo di leggere la nostra guida gestori energia elettrica. Qui troverai tutte le informazioni che ti aiuteranno a decidere quale fornitore di energia elettrica è più adatto a te e come sceglierlo.
Condomini indipendenti dai gestori di energia elettrica possono diventare una realtà. Infatti, l’insieme delle Direttive Europee ha previsto 4 differenti modelli di autoconsumo collettivo.
L’articolo 21 della RED II si occupa nello specifico del modello di autoconsumo collettivo nei condomini, ampliando i limiti che riguardano: i perimetri, i membri e la taglia degli impianti.
Nel caso dei condomini, l’autoconsumo si inserisce in una condizione favorevole in cui esiste una comunità sociale ed un amministratore di condominio. Cioè utile per gestire i rapporti tra i membri auto consumatori ed i soggetti terzi e controllano l’impianto.
Inoltre, se la produzione ed il consumo di energia avviene nello stesso luogo, i condomini avranno un ulteriore vantaggio che riguarda la riduzione:
- delle perdite dovute al trasporto sulle lunghe distanze
- dei cosi di gestione delle centrali utilizzate per ridurre la tensione e renderla utilizzabile.
I vantaggi non sono solo per i membri della comunità energetica, perché utilizzare energia prodotta solo da fonti rinnovabili, contribuisce a far diminuire il prezzo all’ingrosso dell’energia, a beneficio di tutti gli italiani.
Oltre all’indipendenza dai gestori di energia elettrica, ecco quali sono i vantaggi di formare una Comunità Energetica:
- riduzione costi in bolletta perché si pesa meno sulle infrastrutture nazionali
- aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili
- indipendenza elettrica dall’acquisto di energia fossile da altri paesi.
Per avere maggiori informazioni sulla normativa, ti suggeriamo di visitare il sito ufficiale dell’Autorità ARERA