Sabato 8 aprile si spengono i riscaldamenti, per il regolamento stabilito dal decreto Cingolani. Vuol dire che ci si dovrà abituare a stare in ambienti chiusi con la temperatura esterna, intorno ai 10 gradi.
A preoccupare sono le previsioni per questi giorni, dato che con la pressione in temporanea diminuzione oggi la temperatura più alta non dovrebbe superare i 15 gradi mentre la più bassa scenderà addirittura ad appena 6 gradi. Senza riscaldamento, in assenza di un tepore naturale ed in presenza di un freddo vero, invernale, può essere molto complicato resistere serenamente in casa.
Da regolamento, le date stabilite per le accensioni erano dal 22 ottobre al 7 aprile.
Il 22 ottobre a Milano faceva caldo, tanto che il sindaco Beppe Sala aveva posticipato per due volte l’accensione: prima pensando al 29 ottobre, poi slittando addirittura al 3 novembre per i condomini e a quattro giorni dopo per gli uffici pubblici.
A differenza di quanto successo ieri a Varese, dove il sindaco ha deciso di tenere il riscaldamento acceso ancora per 6 ore al giorno fino al 12 aprile, e a Roma, dove nonostante sia meno freddo che a Milano il sindaco ha disposto con un’ordinanza che i riscaldamenti possono restare accesi massimo 4 ore al giorno fino all’11 aprile, qui il Comune conferma il 7 come ultimo giorno della stagione termica e che da sabato si fermano gli impianti.
Con le dovute eccezioni per quelli alimentati a gas naturale e per i casi per i quali sono invece comunemente previste le deroghe, come ospedali, case di cura, scuole e piscine.